Un uomo sui trent'anni è seduto al tavolo di un bar, in fondo al locale. C'è poca gente, l'illuminazione è scarsa, l'uomo ha davanti a sé un cappuccino.
Dopo qualche minuto arriva un altro uomo, molto più anziano, ma robusto e in forma, capelli corti, baffi bianchi, tratti vagamente mongoli.
UOMO ANZIANO Sono in ritardo?
UOMO GIOVANE No, no, lei è puntualissimo.
Sono stato io ad arrivare con qualche minuto di anticipo. Prende qualcosa?
UOMO ANZIANO Prendo anch'io un cappuccino, grazie.
Il giovane chiama il cameriere, ordina e poi torna a rivolgersi all'altro.
UOMO ANZIANO Dunque lei è uno scrittore?
UOMO GIOVANE Sì, scrivo romanzi.
UOMO ANZIANO Temo di non aver letto nulla di suo. Mi dispiace.
UOMO GIOVANE Ah, non si preoccupi. E' in compagnia della quasi totalità della popolazione mondiale. A lei piace leggere?
UOMO ANZIANO Sì.
UOMO GIOVANE SIngolare, per un poliziotto.
UOMO ANZIANO Conosce molti poliziotti?
UOMO GIOVANE (dopo una pausa) Ha ragione, mi scusi. Ho detto una banalità
Gianrico Carofiglio, Il paradosso del poliziotto - dialogo, Nottetempo, 2009
Dopo qualche minuto arriva un altro uomo, molto più anziano, ma robusto e in forma, capelli corti, baffi bianchi, tratti vagamente mongoli.
UOMO ANZIANO Sono in ritardo?
UOMO GIOVANE No, no, lei è puntualissimo.
Sono stato io ad arrivare con qualche minuto di anticipo. Prende qualcosa?
UOMO ANZIANO Prendo anch'io un cappuccino, grazie.
Il giovane chiama il cameriere, ordina e poi torna a rivolgersi all'altro.
UOMO ANZIANO Dunque lei è uno scrittore?
UOMO GIOVANE Sì, scrivo romanzi.
UOMO ANZIANO Temo di non aver letto nulla di suo. Mi dispiace.
UOMO GIOVANE Ah, non si preoccupi. E' in compagnia della quasi totalità della popolazione mondiale. A lei piace leggere?
UOMO ANZIANO Sì.
UOMO GIOVANE SIngolare, per un poliziotto.
UOMO ANZIANO Conosce molti poliziotti?
UOMO GIOVANE (dopo una pausa) Ha ragione, mi scusi. Ho detto una banalità
Gianrico Carofiglio, Il paradosso del poliziotto - dialogo, Nottetempo, 2009
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