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BUONGIORNO!

Scomparsi i giocatori di "lacrosse" entrano in campo i quattrocentisti per le semifinali. Il negro giamaicano Wint, che studia medicina a Londra e che ha fatto la guerra nella RAF ha corso la sua serie senza assolutamente forzare in 46"3, che è un tempo formidabile. Wint è dotato di una scioltezza spettacolare, un senso del ritmo inaudito, una velocità ottima sensazionale. Non sappiamo trovare aggettivi per questo grande campione dalla faccia cupa e triste.
Gianni Brera, L'Abatino Berruti - Scritti sull'atletica leggera, Book Time, 2009

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Propositi di inizio anno

La dissonanza nel bello. La nota che esce dal coro e si fa strada in mezzo alle altre. Quel piccolo difetto che rende più umana la bellezza, privandola della perfezione canonica, per proiettarla oltre quello che ci si aspetta. La sorpresa, l'inatteso, in sostanza. L'estetica di richiamo. La banalità della perfezione. Il tramonto dai colori drammatici, la bonona mozzafiato, il micetto tenero tenero tenero e l'altrettanto tenero tenero  tenero suo padroncino ... Quello che fa dire a tutti "oooooh" e subito dopo si fa dimenticare, cadendo nell'omogeneizzato della cultura imperante, in cui tutto si confonde, affondando nella stessa melassa. Grande coerenza. Di portare avanti discorsi inusuali, impopolari, anche. Di seguire la propria strada, nonostante tutto e tutti. https://www.youtube.com/watch?v=WPfSD0vJi8Y

BUONGIORNO!

Tra una battuta e l'altra, Furmi e Médard cercano di conoscersi. Si raccontano che cosa hanno fatto durante la giornata, senza preoccuparsi troppo di nascondere la fatica che pesa come un macigno sulle spalle di tutti e due. "Come ti chiami?" gli chiede il vecchio custode."Perché non sei a scuola? Dove sono i tuoi genitori? Sarai mica scappato di casa?" "Ehi, Monsieur le gardien" ribatte Furmi. "Come faccio a rispondere a tutte queste domande se non me ne dai neppure il tempo?" Paul Bakolo Ngoi, Chi ha mai sentito russare una banana?, Fabbri Editori, 2007

BUONGIORNO!

Un uomo sui trent'anni è seduto al tavolo di un bar, in fondo al locale. C'è poca gente, l'illuminazione è scarsa, l'uomo ha davanti a sé un cappuccino. Dopo qualche minuto arriva un altro uomo, molto più anziano, ma robusto e in forma, capelli corti, baffi bianchi, tratti vagamente mongoli. UOMO ANZIANO Sono in ritardo? UOMO GIOVANE No, no, lei è puntualissimo. Sono stato io ad arrivare con qualche minuto di anticipo. Prende qualcosa? UOMO ANZIANO Prendo anch'io un cappuccino, grazie. Il giovane chiama il cameriere, ordina e poi torna a rivolgersi all'altro. UOMO ANZIANO Dunque lei è uno scrittore? UOMO GIOVANE Sì, scrivo romanzi. UOMO ANZIANO Temo di non aver letto nulla di suo. Mi dispiace. UOMO GIOVANE Ah, non si preoccupi. E' in compagnia della quasi totalità della popolazione mondiale. A lei piace leggere? UOMO ANZIANO Sì. UOMO GIOVANE SIngolare, per un poliziotto. UOMO ANZIANO Conosce molti poliziotti? UOMO GIOVANE ( dopo un